Rivista Anarchica Online

rivista anarchica
anno 23 nr. 205
dicembre 1993 - gennaio 1994


Rivista Anarchica Online

Aldilà dell'anarchismo ottocentesco

Cari compagni,??
no cari fratelli, umani e non. Complimenti: è ormai passato un anno da quando comprai una copia di A rivista e d'allora vi ho trovato molto con cui crescere, una nuova voglia di riflessione ed anche abbastanza storia che poi ho approfondito coi libri. - P.C. Masini, Kropotkin, Woodcock e tanti altri - L'articolo di Colin Ward nel numero 203 è puntuale con le mie riflessioni. Vorrei chiedervi di continuare ad aiutare la mia crescita, vorrei andare al di là dell'anarchismo ottocentesco, che pure mi avete fatto scoprire, ed avere maggiori informazioni sull'evoluzione del pensiero libertario nel nostro secolo. Io ho individuato due periodi. L'evoluzione dell'anarchismo ottocentesco avviene durante gli anni dello sviluppo della cultura underground in molteplici direzioni che arricchiscono il pensiero libertario tramite un continuo raffronto con diversissime culture e filosofie.
Di questo periodo e dello sviluppo del pensiero anarchico ne vorrei sapere molto di più ma le elaborazioni sono pochissime, come del resto è scarsa nella mia zona la documentazione; un risultato sono sicuramente il Living ed i Puppets, di cui pure avete parlato, e le esperienze comunitarie. A questo proposito avrei mille domande tipo: cos'era Re nudo? c'entrava con l'anarchia? e l'underground era una corrente anarchica? oppure ne aveva una componente? il ruolo del movimento anarchico nel Movimento del'77? le comuni che sorsero negli anni 60 erano libertarie? qual è stato il risultato nella filosofia anarchica di quegli anni? hanno portato ad una evoluzione del pensiero dei grandi anziani? potrei continuare per ore!!!
Altro periodo interessante è la rinascita di un pensiero anarchico dal movimento punk in poi. Ed ecco precisamente anche l'articolo sui centri sociali. Perché in tante sue caratterizzazioni il movimento dei centri utilizza parole e simboli libertari? Per me il pensiero anarchico parte dal rifiuto precognitore, da qui la loro attualità, dei pensatori «ottocenteschi» che hanno fornito il corpo, dello Stato. Passa poi attraverso l'interazione con l'underground, che ha fornito le ali, ed arriva ad oggi dove il nostro coraggio ed il lavoro di sintesi, non settaria ma anarchica, deve fornire la testa, per dare uno strumento a chi vuole cambiare il sociale, il personale, il politico, ben sapendo che il filo nero conduttore è un'etica libertaria del proprio spirito. Lavoro faticoso, arduo ma estremamente interessante in cui mi incammino sperando di avervi al mio fianco.
Ciao. Saluti libertari.

Alessandro (Siena)